Realizzato dalla bottega di Lorenzo di Piero Sartori (1466-1532 circa), bacile, pittura su ceramica, risalente al 1509, Montelupo Fiorentino (FI)


Il Rosso di Montelupo è un bacile in maiolica (diametro 38 cm) databile al 1509 e attribuito alla Bottega di Lorenzo di Piero Sartori ceramista locale come attesta la sua firma “Lo” apposta nel retro. È conosciuta come Rosso di Montelupo dal particolare pigmento (rosso) utilizzato dai ceramisti montelupini. Apparteneva alla
collezione Rothschild di Parigi e venne acquistato nel 2002 dal Comune di Montelupo Fiorentino dall’antiquario Alain Moatti per essere donato al Museo della Ceramica, dove si trova ora esposto. Il Rosso di Montelupo è ornato con figure cosiddette “a grottesca” (particolare decorazione pittorica diffusa a partire dagli ultimi anni del Quattrocento), i cui soggetti derivano tratte dagli affreschi di epoca romana rinvenuti in quegli anni. Nel centro, racchiusa da una cerchiatura “a ghirlanda”, è rappresentata su fondo blu intenso una testa di putto tra due cornucopie stilizzate sormontata da un cesto di frutta su cui si posa un grande uccello. Segue un’ulteriore cerchiatura di colore rosso, decorata dalle solite figure “a grottesca”, che rappresentano teste di putti alati, cornucopie, fiori, volute vegetali e fili di perle. Sul ricasco di colore arancione sono raffigurate armi, corazze, tamburi, teste di leone e targhe che riportano la scritta “SPQR”. Sulla tesa si alternano due gruppi figurativi. Nel primo è rappresentata una coppia di putti che sostengono con una mano un filo di perle e con l’altra un bastone con testa di delfino; nella parte inferiore vi è rappresentato, su fondo rosso, un granchio che sostiene un’epigrafe con scritto, alternatamente, “SPQR” e “SPQF”, in riferimento al popolo fiorentino; nella parte superiore trova spazio, su fondo giallo, un vaso stilizzato. La seconda raffigurazione ritrae due figure che escono da due volute con la testa di drago. Sopra di loro posano due geni che tengono in mano una tartaruga. Al centro una testa urlante perlinata; al di sotto si trova una targa che riporta la data “1509”. Sopra di essa si trovano due cornucopie,
mentre nella parte in giallo sono dipinti armi e trofei.
Lo stile “a grottesca” su fondo giallo e arancio decora anche l’esterno del bacile.
Schedatori: G. Beccari , N. Guidetti – 15/01/2023