Benozzo Gozzoli, scene della vita della Madonna, tabernacolo con affreschi, 1484, Museo BeGo, Castelfiorentino


Il tabernacolo fu costruito e affrescato nel 1484.
Nel 1853 il tabernacolo fu inserito, per proteggerlo dalle intemperie, in una cappella di stile neogotico e in seguito trasformato in oratorio. Successivamente, intorno al 1970, per questioni anche di tutela gli affreschi sono stati staccati e l’opera è stata ricomposta nell’attuale Museo denominato BEGO-Museo Benozzo Gozzoli.
Gli affreschi ricoprono interamente lo spazio: sulla volta a crociera del tabernacolo è raffigurato, entro un clipeo, Gesù benedicente, mentre sulle vele sono rappresentati i quattro apostoli con gli usuali attributi iconografici. Nella parete centrale è affrescata una finta pala d’altare, la quale crea un raffinato effetto trompe-l’oeil: cinque angeli rimuovono il drappo per mostrare la Vergine in trono col Bambino circondata dai santi Pietro, Caterina d’Alessandria, Margherita e Paolo.
Davanti alla scena principale e in posizione asimmetrica, è raffigurata una piccola icona con l’effigie del Volto Santo che, sempre per effetto illusionistico, sembra casualmente appoggiata sopra la finta predella.
La scena con le Esequie della Vergine occupa la parete destra; partecipe di questo episodio sacro, inginocchiato in primo piano, è il committente messer Grazia da Castelnuovo.
Sulla parete sinistra è raffigurata l’Assunzione della Vergine al cielo, interpretata secondo la Legenda Aurea di Jacopo da Varagine (1298) con l’episodio della Madonna che getta la cintola a san Tommaso.